Brano: [...] cattolici quali don Beccari, non nascosero mai i loro sentimenti antifascisti. Come non li nascose certamente il segretario della locale Camera del lavoro, Zobel Cinò, che si chiuse in esilio volontario in cima alla torre deJl’orologio e ne uscì solo a liberazione avvenuta, alla fine dell’aprile 1945.

Nell’estate 1942 un gruppo di giovani ebrei, fuggiti dalla Germania nel 1940 con la speranza di raggiungere Israele, si rifugiò a Nonantola, a Villa Emma. In breve il gruppo superò le cento unità. Testimonia Josef Ithai: « Ai ragazzi venne subito ordinato di non andare in paese, di non avere contatti di nessun genere con la popolazione. Ma ben presto ci accorgemmo che il fascismo non aveva radici a Nonantola e che noi potevamo esprimere liberamente le nostre idee. Nell’estate del 1943 credemmo di essere giunti alla fine del nostro calvario. Poi venne I’8 settembre. I nazisti giunsero a Nonantola e i nostri ragazzi erano disperati, lo portai i bambini più piccoli in seminario, dove essi furono accolti malgrado il divieto di Modena, e i ragazzi [...]